Ma si può…

 
La medaglia è al collo: l’inno può partire!
 
Qualche volta la realtà ci sorprende,
sul tetto del Mondo non c’è una russa, un’americana o una cinese
stavolta c’è lei, Vanessa, uno scricciolo di ragazzina italiana di Cremona, 15 anni,
1,43 di altezza per 38 Kg. e un cognome che più italiano non si può, Ferrari.
 
E’ la ginnasta più completa del mondo,
ha saltato, volteggiato, danzato meglio di tutte le altre,
soprattutto nell’esercizio dove ha perfezionato il trionfo, il corpo libero.
 
Ha vinto il concorso generale, l’All-Around,
quello che ti fa entrare nella storia dalla porta principale,
come la Korbut (RUS), la Comaneci (ROM), la Retton (USA).
 
Nel nome già il suo destino, perchè Vanessa non si chiama cosi per caso,
lei è davvero una farfalla, con la determinazione e il sangue freddo di una campionessa:
sveglia alle 6:30, viaggio in pullman, 6 ore di allenamento a Brescia, e la sera la scuola.
 
"Datemi una palestra nuova" ha chiesto come regalo, e al papà, commosso,
dopo la vittoria, ha sussurrato: "Ora dobbiamo essere forti".
Ai Mondiali in Danimarca ha vinto dando spettacolo sulle note della Turandot,
e come Puccini aveva promesso: "All’alba, vincerò".
 
"Come premio desidero una palestra nuova dove allenarmi", ha detto Vanessa
dopo aver vinto il primo oro nella storia della ginnastica artistica italiana.
La Campionessa del Mondo si allena in una palestra nel bresciano 6 ore al giorno:
la sua palestra, in realtà, è una vecchia piscina in disuso,
con la vasca riempita di tappetoni, cuscini e gommapiuma.
Gli attrezzi sono per lo più vecchi e anche rotti,
la stanza è troppo corta per fare la rincorsa del volteggio,
troppo bassa per fare le acrobazie, troppo stretta per il corpo libero,
se si sbaglia, si finisce contro il muro.
E’ proprio vero che sono gli Uomini a fare i Campioni, e non i mezzi.
 
Io mi chiedo come sia possibile che centinaia di migliaia di potenziali piccoli campioni
sputino e siano obbligati a sputare sangue in simili condizioni.
In campi di allenamento, palestre, piscine ricavate
 nel migliore dei casi in vecchi casolari abbandonati.
E poi, la maggior parte delle volte, sono proprio questi piccoli campioni
che inorgogliscono i giornali e lo sport italiano, che issano il Tricolore
nelle più importanti manifestazioni sportive internazionali,
e che rendono orgoglioso ognuno di noi, di essere, semplicemente, italiano.
 
Queste sono alcune foto, tratte da un servizio di Studio Aperto dell’edizione del 20 Ottobre 2006
che presenta la palestra in cui si allena Vanessa Ferrari
 
 
Una vista dall’alto della palestra di Vanessa Ferrari: si nota la piscina riempita con tappetoni
 
Gli attrezzi della palestra
 
Un’altra foto della palestra: si notano le parallele asimmetriche, la più alta delle quali
fissata sul vecchio trampolino della precedente piscina.
 
Fonte: StudioAperto Mediaset
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